domenica 30 aprile 2017

Il giorno prima


Tornare ad Aquileia dopo tanto tempo per il nuovo Cammino è una sensazione del tutto speciale, vuoi perché il borgo è meraviglioso, vuoi perché questa volta segna anche lo start di una nuova avventura. Voglio raccontarvi brevemente della bellezza di questo luogo, dei mosaici della sua bellissima cattedrale, della fatica per salire i tanti gradini del suo campanile, della vista a 360 gradi che si gode da lassù.
Aquileia è un gioiello, da tutti i punti di vista, è quieta nonostante i tanti turisti, è preziosa per i suoi tanti tesori, e sa essere accogliente con chi si affaccia alle sue porte. Avrei potuto parlarvene domani ma non ci sarebbe stato tempo, domani ci sarà tanto da raccontare riguardo ai 29 km previsti, a Palmanova, città d'arrivo, e alle sensazioni della prima tappa di un Cammino da cui mi aspetto tantissimo.
Per cui vi dico che sto bevendo quella che sarà l'ultima birra per parecchio tempo, che l'ostello è tutto per me e che fra poco andrò a cena e poi a letto presto. Domani si inizia, il countdown è finito, e io non vedo l'ora di partire.
Ciao a tutti pellegrini e non, passate una buona serata e preparatevi a scoprire, da domani, le bellezze della Via Postumia.
Saludos Amigos.

sabato 29 aprile 2017

- 2


-2, ebbene si. Sale, come d'abitudine, un po' di  ansia, mi conosco bene e so che è inevitabile ma faccio finta di niente. Il corpo sembra volersi alleare con questo stato e protesta con tutta una serie di dolorini sparsi, sopra tutti un fastidio alla spalla sinistra, ma sa perfettamente che è tutto inutile. Domattina prenderò quel treno per Mestre, poi quello regionale per Cervignano e infine il bus per Aquileia. Dovrei arrivare alle 16,40, giusto in tempo per l'apertura dell'ostello; dovrei fare in tempo a visitare la cattedrale e qualcos'altro, Aquileia è una piccola perla e nonostante ci sia già stato credo sarà inevitabile fare una capatina in cima al campanile, la vista da lassù me la ricordo fantastica. Poi ci sarà una cenetta leggera, l'ultima birra fino al 20 giugno e poi a letto presto. 
La prima tappa sarà di 29 km con arrivo a Palmanova, una cittadina a forma di stella.... ma non voglio anticiparvi troppo, ve ne parlerò lunedì pomeriggio. Lo zaino è pronto, le scarpe pure (come potete vedere) e la macchina fotografica scalpita per cui resta solo partire, fare il primo passo.
Resta il tempo di fare un salto a Lucca per parlare de La mia Francigena alla Libreria Ubik, ospite della bellissima manifestazione Lucca Viaggia Lenta.

Come ultima cosa voglio ricordarvi che ogni giorno su Radio Francigena potrete ascoltare il resoconto della tappa e che qui sul blog si aggiungeranno, una dopo l'altra, le fotografie del Cammino. Che altro dire, ci siamo: Ultreya!

giovedì 27 aprile 2017

- 4 al via


E va bene, è giunto il momento di sciogliere il mistero e dirvi tutto, anche perché oggi piove a catinelle, di allenarsi non se ne parla, per cui scrivo.
Domenica mattina prenderò un treno, poi un altro, poi un bus e arriverò infine ad Aquileia, storica colonia romana fondata nel 181 a.C. nonché uno dei più importanti siti archeologici del nord Italia.
Da lì partirà la mia nuova avventura, il mio nuovo Cammino, 940 km lungo una delle più antiche strade romane, la Via Postumia. 
Nata come via militare univa due storici porti, quello di Genova e quello di Aquileia appunto, e lo faceva attraversando tutta la pianura padana e toccando alcune delle più importanti città commerciali e militari romane, come Piacenza, Cremona e Verona. Proprio a Verona è visibile quel poco che rimane della via originale, caduta in disuso verso la fine dell'ottavo secolo. 
Il percorso attuale è frutto di un grandissimo lavoro fatto da un gruppo di persone (Gli amici della Via Postumia capitanati da Andrea Vitiello) che hanno "costruito" e segnato questo itinerario pensandolo come un Cammino per Santiago ad uso, principalmente, dei pellegrini provenienti dai Balcani e dall'est Europa.
Io proverò a percorrerlo e viverlo più come un Cammino storico, cercando di cogliere l'eco lontana di tutto ciò che i luoghi attraversati dalla Via hanno vissuto. Attraverserò i fiumi delle guerre (il Piave, il Brenta, l'Adige), i piccoli borghi antichissimi come Concordia Sagittaria e le città più famose come Mantova e assaporerò paesaggi nuovi e luoghi che non ho mai visto. Il bello di Camminare, lo dico sempre, è proprio avere la possibilità di scoprire il nostro paese e i territori che lo compongono in maniera privilegiata, con la calma necessaria per goderne a pieno la bellezza. 
Dovrei arrivare a Genova giovedì 8 giugno ma il capoluogo ligure non sarà la fine del viaggio ma solo una sosta, una sosta breve perché da lì, in treno, mi dirigerò subito verso Pavia dove, dopo un giorno di sosta, inizierò la seconda parte: la Via degli Abati. Scavalcando l'Appennino in zone remote e solitarie arriverò a Pontremoli. Era la via che percorrevano i monaci dell'Abbazia di San Colombano a Bobbio per recarsi a Roma o a Pavia, 200 km attraverso boschi, borghi medievali e una natura ancora incontaminata. A salire e scarpinare con me ci sarà Natascia, che ha già camminato con me lungo tre tappe della Via di Francesco lo scorso settembre. Sapete benissimo che sono un orso e preferisco camminare da solo ma con lei mi sono trovato bene ed ho deciso di coinvolgerla in questa avventura; magari ne esce fuori un libro a quattro mani, chissà.
Se tutto andrà come previsto dovrei fare rientro a casa base il 20 giugno. Ogni cosa sarà raccontata qui, sulle pagine di questo diario digitale, dove troverete anche le foto e, inevitabilmente, anche i miei soliti video scemi. Spero avrete la voglia di seguirmi anche questa volta; se lo farete ne sarò felice e se vorrete lasciarmi qualche feedback mi farete sentire meno solo: ci conto.
Un'ultimo dettaglio: ho appena scoperto che Aquileia, nell'antico dialetto friulano, si pronuncia Olee, e mi sembra una cosa bellissima, una sorta di incitamento ben camuffato, proprio ciò di cui ho bisogno. Per ora è tutto. A presto e Saludos Amigos.

lunedì 24 aprile 2017

Una settimana ancora


Si intensifica l'allenamento in vista della nuova scarpinata e aumenta il chilometraggio perché manca una settimana esatta alla partenza e bisogna essere preparati (che poi non lo si è mai veramente... o forse lo si è sempre). Il 1 maggio si inizia: è il giorno in cui si celebra la festa del lavoro, dei lavoratori ed io ho deciso di iniziare proprio quel giorno, perché camminare non è mai un lavoro, è vita.
I muscoli oggi hanno risposto bene a 18 km fatti tutti d'un fiato, senza soste, nella media ottimale di sei km l'ora e questo mi fa ben sperare. La prima tappa sarà decisamente più lunga, si parla di 29 km ma potrò/vorrò prendermela con calma, scattare tante foto e assaporare il paesaggio. 
Lo zaino intanto trova tutti i suoi componenti: ho comprato finalmente il porta saponetta (ci ho già riposto il mio fidato Marsiglia), l'astuccio per la nuova credenziale, e altri piccoli oggetti utili.
Tutto trova posto con molta naturalezza, come se le varie parti si cercassero, coscienti dell'impegno a cui saranno chiamati a breve.
Lo so, lo so, ancora non vi ho detto dove vado ma questo lo saprete solo sabato, dovete aspettare. 
Domenica il treno mi aspetta per portarmi allo start e lunedì si comincia, per ora vi basti questo.
Nel frattempo, come al solito, saludos amigos.